INFORMATIVA SULLA PRIVACY

Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs.196/03 ed in seguito all’entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 679/2016 (GDPR) conformemente a quanto disciplinato dall’art. 13 del citato Regolamento Europeo, desideriamo comunicarle le seguenti informazioni relative al trattamento dei dati personali che Lei ci conferisce mediante la compilazione del modulo contatti o l’invio di comunicazioni mediante l’indirizzo e-mail indicato sul sito.

1. Titolare e Responsabile del trattamento

Titolare del trattamento dei dati è il Dr. Giuseppe Martorana, in qualità di titolare del sito e dell’attività professionale rappresentata, con sede legale in Viale Italia n.450, La Spezia, reperibile al numero 340.4094240, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Lo stesso è Responsabile della protezione (DPO).

2. Dati personali

Per dato personale si intende qualsiasi informazione che La riguarda ed è a Lei riferibile, quale ad esempio nome e cognome e indirizzo di posta elettronica (di seguito i “Dati”).

3. Finalità del trattamento

I Vs. dati verranno trattati in modo lecito e secondo correttezza per l’espletamento delle richieste pervenute a mezzo e-mail tramite messaggi inviati verso l’indirizzo “Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.” e il modulo di contatto presente nella pagina “contatti” del sito.

4. Base giuridica del trattamento

Il trattamento dei Suoi Dati per la finalità indicata al precedente punto 3. trova base giuridica nel consenso da Lei espresso.

5. Modalità del trattamento

I dati medesimi verranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessarie, nell’ambito delle finalità indicate al punto 3, il trattamento dei Suoi Dati avverrà mediante strumenti elettronici, nel rispetto delle disposizioni normative in materia di trattamento dei dati personali, adottando le misure di sicurezza adeguate.

6. Comunicazione dei dati a terzi

I Vs. dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento, dai Responsabili del trattamento da lui nominati e dagli incaricati del trattamento strettamente autorizzati. I Vs. dati personali non sono oggetto di diffusione.

Tempi di conservazione

Le segnaliamo che, nel rispetto dei principi di liceità, limitazione delle finalità e minimizzazione dei dati, ai sensi dell’art. 5 GDPR 2016/679, i Suoi dati personali saranno conservati per il periodo di tempo ritenuto necessario per il conseguimento delle finalità per le quali sono raccolti e trattati.

Intenzione del Titolare del trattamento dati personali

I suoi dati non saranno trasferiti né in Stati membri dell’Unione Europea né in Paesi terzi non appartenenti all’Unione Europea.

Diritti degli interessati

Gli interessati sono titolari dei seguenti diritti ai sensi degli artt. 7 D.Lgs. 196/2003 e da 15 al 22 del Regolamento UE n. 2016/679, ed ove concretamente esercitabile in relazione alla finalità di trattamento per la quale sono raccolti i suoi dati, Lei potrà in qualunque momento esercitare il diritto di:

  1. chiedere la conferma dell’esistenza o meno di propri dati personali;
  2. ottenere le indicazioni circa le finalità del trattamento, le categorie dei dati personali, i destinatari o le categorie di destinatari a cui i dati personali sono stati o saranno comunicati e, quando possibile, il periodo di conservazione;
  3. ottenere la rettifica e la cancellazione dei dati;
  4. ottenere la limitazione del trattamento;
  5. ottenere la portabilità dei dati, ossia riceverli da un titolare del trattamento, in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, e trasmetterli ad un altro titolare del trattamento senza impedimenti;
  6. opporsi al trattamento in qualsiasi momento ed anche nel caso di trattamento per finalità di marketing diretto;
  7. opporsi ad un processo decisionale automatizzato relativo alle persone fisiche, compresa la profilazione;
  8. chiedere al titolare del trattamento l’accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati;
  9. revocare il consenso in qualsiasi momento senza pregiudicare la liceità del trattamento basata sul consenso prestato prima della revoca;
  10. proporre reclamo a un’autorità di controllo.

Può esercitare i Suoi diritti con richiesta scritta inviata a dott. Giuseppe Martorana all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Questa informativa sulla privacy può essere modificata periodicamente e l’uso delle informazioni raccolte è soggetto all’informativa sulla privacy in effetto al momento dell’uso. Il presente documento, pubblicato all’indirizzo www.drmartorana.sibric.it, costituisce l’Informativa sulla Privacy di questo sito internet e sarà soggetto ad aggiornamenti di volta in volta pubblicati e recanti la data di aggiornamento.

Aggiornato il 28/12/2018

Mi sono formato come Psicologo ed ho frequentato la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalisi della Relazione con l’adolescente e il giovane di Parma. Ho acquisito negli anni esperienze in vari ambiti, soprattutto con adolescenti e giovani adulti. Considero l’aggiornamento e la formazione continua degli strumenti indispensabili per il mestiere che pratico e per offrire alle persone che incontro un servizio di qualità.

Queste sono le principali tappe della mia formazione professionale:

  • Ho conseguito la laurea in Psicologia, indirizzo clinico e di comunità presso l'Università degli Studi di Palermo con una tesi di laurea dal titolo "The Self Injurious Behaviour. Indagine esplorativa attraverso internet";
  • Ho svolto un primo semestre di tirocinio post lauream presso il Dipartimento di Psicologia di Palermo, con la dott.ssa Maria Stella Epifanio, collaborando con la cattedra di Psicologia della Salute e Psicosomatica;
  • Il secondo semestre l'ho svolto presso il Centro Orientamento e Tutoraggio (C.O.T.) dell'Università degli Studi di Palermo, nello specifico presso il servizio di counseling psicologico rivolto ai studenti dell'Università;
  • Dopo la fine dell'anno di tirocinio post lauream ho sostenuto l'Esame di Stato in Psicologia iscrivendomi all'Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia sez.A.;
  • Ho conseguito un Master Universitario in Valutazione Psicologica, tenuto dalla prof.ssa Giovanna Manna, approfondendo diversi strumenti psicodiagnostici tra i quali (Test di Rorschach, Wais-R (Wechsler Adulte Intelligence Scale-revisited), MMPI-2 (Minnesota multidimensional Personality inventory), Reattivo di Wartegg e Test grafici (T. albero, T. figura umana, D. famiglia, etc..)
  • Ho conseguito l'Idoneità all’insegnamento della classe A/036 (ora classe A18) nella scuola superiore (Aree: Psicologia, Filosofia, Sociologia, Pedagogia).
  • Ho conseguito il diploma di specializzazione in psicoterapia, ad indirizzo psicoanalisi della relazione (SIPRe) approfondendo lo studio e l'intervento clinico con l'adolescente e il giovane adulto presso la scuola di specializzazione quadriennale in Psicoanalisi della Relazione con l'Adolescente e il Giovane di Parma.

Il mio quadro teorico

Il mio quadro teorico di riferimento è quello psicoanalitico relazionale.
Il modello relazionale è risultato di una laboriosa elaborazione che ha portato a relativizzare il Modello pulsionale freudiano, incentrato sull’intrapsichico, e il Modello del deficit, troppo spostato sull’ambiente/madre, trasformando la psicoanalisi da psicologia mono-personale in psicologia bi-personale o relazionale (Wolstein, 1959; Epstein e Feiner, 1979; S. Mitchell, 1988).
La Psicoanalisi della Relazione dà particolare rilievo alla persona nella sua totalità e soprattutto nel pieno rispetto di ciò che essa è, senza categorie che la incasellino in una dimensione di normalità o patologia. L'idea di fondo è che ogni essere umano, in qualsiasi momento del proprio processo di vita, adotti le proprie soluzioni, senza dubbio le migliori che ha trovato, per poter andare avanti. Queste, a volte, possono comportare compromessi molto costosi, che portano la persona a stare male. L'ipotesi dunque è che la sofferenza si origini e abbia a che fare con le relazioni che il soggetto intrattiene. Tale sofferenza dunque riguarda noi e le nostre relazioni.

Origini storiche
Il modello relazionale vede in Ferenczi il suo primo precursore. Ferenczi negli anni 20 aveva espresso dei dubbi sulla tecnica psicoanalitica, in particolare nei confronti della neutralità dell’analista. Riteneva che si dovesse, invece, dare molta più importanza all’esperienza del paziente. Per sottolineare quanto l’analisi dovesse focalizzarsi sui dettagli concreti e non sulla teoria formale, sostenne il valore dell'”esperienziale” e dell'”affettivo”.Insieme a Rank sostenne che l’analista dovesse interpretare tutto il materiale del paziente alla luce del qui ed ora della relazione analitica.
L’aggettivo “relazionale” come termine psicoanalitico deriva dall’espressione “object relations”, usato per la prima volta, nel 1925, da M. Klein. Tuttavia, mentre “le relazioni descritte dalla Klein si trovavano tutte nella mente del bambino, ed erano primarie e perlopiù autonome rispetto all’esperienze reali con gli altri” (Mitchell, 1997) gli autori che diedero avvio al filone delle relazioni oggettuali trasferirono tali descrizioni nell’ambito delle relazioni reali con gli oggetti reali che costituivano l’ambiente concreto del bambino.
Ovviamente questo ebbe delle conseguenze anche per ciò che atteneva alla natura stessa del processo psicoanalitico. Mentre la Klein aveva una concezione piuttosto tradizionale del processo (astinenza e neutralità), la trasformazione in senso “bi-personale” del concetto di identificazione proiettiva generò, ad esempio negli anni ’50, l’importante ripresa degli studi sul controtransfert.

Relazione come interazione
Il nostro concetto di relazione non ha a che fare solo con il significato concreto di “relazione”, ma costituisce anche l’espressione di un modo di vedere il mondo e quindi la terapia. A una visione “costruttivista”, che rimanda inevitabilmente a una costruzione mentale o intrapsichica della realtà, contrapponiamo come più adeguata una concezione “interazionista”. Il movimento della vita non è a senso unico, ma procede attraverso l’interazione. La conoscenza si fa strada attraverso l’interagire. La vita è interazione. Non solo interazione, ma anche meta-interazione. La conoscenza della conoscenza è una prerogativa dell’Io-soggetto. Purtroppo siamo abituati a etichettare come meta-interazione solo o principalmente la parola, ma il meta-interattivo va soprattutto nella direzione della presenza a se stessi. Solo quando il meta-interattivo è diventato una cosa sola con il sistema, e non solo con la parola cosciente, possiamo ritenere che il meta-interattivo è assimilato e fatto proprio.

La conoscenza
La conoscenza è l’aspetto epistemico che ci guida, non una conoscenza onnisciente o illuministica bensì un processo lento e graduale che rimanda alla complessità. Non è tanto il mondo a essere complesso, quanto la nostra conoscenza. Tutta la sicurezza storica fondativa dell’essere umano viene meno e impariamo a procedere nell’incertezza. Non c’è dubbio che la “realtà” esista ma, come dice Maturana (1990, p. 23), è saggio metterla “tra parentesi”. “L’oggettività tra parentesi, implica che l’esistenza sia costruita dalle distinzioni compiute dall’osservatore e ci siano tanti domini di esistenza quanti sono i tipi di distinzioni operati dall’osservatore: l’oggettività tra parentesi implica i multiuniversi, implica la nozione che l’esistenza dipenda costitutivamente dall’osservatore e che ci siano tanti domini di verità quanti sono i domini d’esistenza che questi realizza nelle proprie distinzioni”.

Il cambiamento
Il Soggetto “sa” che cosa gli è possibile e che cosa non gli è possibile. Pensare al cambiamento come un conformarsi o un adeguarsi ad un ideale, seppur condiviso dalla società, è generare violenza anti-etica. Il sistema ha trovato e trova nel suo ambiente dato la migliore soluzione per lui. Non ha molto senso imporgli un cambiamento.
In un continuo interagire con il mondo, funzione dell’auto-regolazione, il sistema “sceglie” sempre quello che è funzionale per la sua coerenza. Solo il sistema è al corrente di come stanno le cose dentro di lui. Nessuno può arrogarsi il diritto di imporgli come “deve essere”. Certo, è pensabile che un’interazione nuova, quale può essere quella analitica, possa modificare la direzione che il soggetto ha preso. Una modifica che però non può essere che adottata e fatta propria dal soggetto. Solo il singolo Io-soggetto sa che cosa per lui è possibile e buono.

Il Dizionario internazionale di Psicoterapia, Garzanti (voce curata dal Dott. Salvo Zito) definisce la Psicoanalisi relazionale nel seguente modo:

"Orientamento psicoanalitico che si origina dalla confluenza di più tradizioni post-freudiane (le relazioni oggettuali, la psicoanalisi interpersonale, la psicologia del Sè) e articolato su un nuovo paradigma in grado di andare oltre la concezione "classica" fondata sul modello pulsionale. Tale sviluppo, avvenuto negli stati Uniti a partire dagli anni 80, condurrà nel 1988 all'apertura, nell'ambito del post-doctoral program dell'università di New York, di un indirizzo denominato relational track, contemporaneamente in Italia, attraverso un percorso parallelo ma indipendente, già dalla metà degli anni 70 un gruppo di psicoanalisti edotti dalla lezione di D. Rapaport e dei post-rapaportiani e animati da un approccio critico e riformista nei confronti del modello classico aveva dato origine a una propria "psicoanalisi della relazione", che nel 1985 sfocerà nella fondazione della Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione" (SIPRe).

  • Gargiulo, A., Martorana, G. (2021). Online support groups for young women with self-harming behaviours: understanding the elaborative functions of the experience. Mediterranean Journal of Clinical Psychology, 9(3). https://doi.org/10.13129/2282-1619/mjcp-3019

  • Le parole che non ti ho detto…e che ti mostro. Spunti e riflessioni al di là del corpo e della mente. Atti del 13° Convegno Nazionale dei Gruppi Nazionali di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza - AGIPPsA. Webinar su piattaforma Zoom 15-17 Ottobre 2021.

  • Quando la parola prende corpo. Viaggio tra le condotte autolesive giovanili. Adomagazine, Rivista pubblicata da AGIPPsA. Associazione dei Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza, n. 3/maggio 2020.

  • Condotte autolesive in Italia. Un’esperienza di ricerca, informazione e supporto on line: Il progetto SIBRIC.it. Ricerca Psicoanalitica, (ISSN 1827-4625, ISSNe 2037-7851) anno XXX, n.2, 2019.

  • Characteristics and Associated Factors of Non Suicidal Self Injury Among Italian Young People. A Survey Through a Thematic Website. Journal of Behavioral Addictions, 2015, 4, 2.  DOI: http://dx.doi.org/10.1556/2006.4.2015.001.

  • Gruppi di “peer support” on line rivolti a giovani con condotte autolesionistiche. Un’analisi linguistica mediante liwc delle interazioni in gruppo.  Poster presentato al  XVI Congresso Nazionale dell’AIP, Sezione di Psicologia clinica e dinamica, Pisa, 19-21 settembre 2014.

  • The role of online and online peer support for young people who self-harm. Good practice guide, Novembre 2012. Stampato con il supporto finanziario del programma Daphne III della Comunità Europea. Disponibile all’indirizzo: http://www.sibric.it/images/good%20practice%20guide.pdf

  • L'autoferimento. Uno studio pilota sui fattori di rischio: ruolo e interazione di trauma, attaccamento, dissociazione ed alessitimia. Rivista di Psicologia della Salute, n.2 2012. DOI: 10.3280/PDS2012-002002.

  • Un modello di valutazione dell’efficacia di un intervento riabilitativo. Applicazione al progetto di reinserimento socio-lavorativo “Vivo e Vegeto”. Poster presentato al XII Congresso Nazionale dell’AIP – Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica, Torino, 24-26 Settembre 2010.

  • Analisi descrittiva del comportamento di autoferimento in una popolazione non clinica. Indagine esplorativa attraverso internet. Rivista di psichiatria, 2009, 44, 3. DOI: 10.1708/438.5174.

  • Il “self injury” in Italia. Risultati preliminari di un’indagine esplorativa attraverso internet. Atti dell’ 8° Convegno Nazionale dei Gruppi Nazionali di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza - AGIPPsA. Catania 10-12 Ottobre 2008.

  • I giovani e la rete: studio della relazione tra Uso ed abuso di internet e caratteristiche personologiche in un gruppo di studenti universitari. Poster presentato al X Congresso Nazionale dell’AIP – Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica, Padova, 12-14 Settembre 2008.

  • Indagine esplorativa su di un gruppo di self injurers italiani. Poster presentato al IX Congresso Nazionale dell’’AIP - Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica, Perugia, 28-30 Settembre 2007.

  • Risultati preliminari di un'indagine esplorativa sul comportamento di autoferimento, Disponibile sul sito “Sibric”, presso l’Url: http://www.sibric.it

Cerca nel sito

Facebook

Disclaimer

Alcune delle immagini contenute in questo sito sono immagini già pubblicate altrove su internet. Se dovesse essere pubblicato materiale protetto da copyright non esitate a contattarci e provvederemo immediatamente a rimuoverlo. Tutti i contenuti presenti in questo sito sono prodotti allo scopo di diffondere la cultura e l'informazione psicologica. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica e non possono sostituirsi ad un consulto specialistico.

 

Dove trovarmi

Ricevo previo appuntamento presso
il Centro Clinico Spezia Salute,
sito in via Carducci n.10 - 19126 - La Spezia (SP) 
Tel. 00 39 340 40 94 240 
Skype contact: giuma7786
mail: giuseppe.martorana@sibric.it
PEC: giuseppe.martorana.414@psypec.it

Attività

  • Consultazione e psicoterapia con adolescenti, giovani e adulti
  • Consultazione e Sostegno alla Genitorialità
  • Ricerca e supporto sui comportamenti autolesionistici
  • Progettazione di interventi di comunità
  • Formazione presso Enti privati e pubblici
  • Valutazione Psicologica

Free Joomla! template by L.THEME